La famiglia inattesa by Federico Ferrari

La famiglia inattesa by Federico Ferrari

autore:Federico Ferrari
La lingua: eng
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2020-04-24T11:33:10+00:00


Trasformazioni e aggiustamenti in itinere

In ogni caso ciascuna famiglia nasce dalla realizzazione dei bisogni affettivi delle persone che la compongono e il consulente non dovrebbe avvicinarsi ai progetti familiari dei futuri genitori con un atteggiamento normativo. Piuttosto dovrebbe avere sempre in mente due mappe: da un lato l’importanza dei temi evidenziati nelle buone prassi (anticipazione degli eventi, trasparenza, visibilità e informazione) e dall’altra, naturalmente, i bisogni cognitivi e affettivi dei bambini che i futuri genitori si apprestano a portare al mondo. Queste mappe nel corso della consulenza lo aiuteranno a porre ai clienti le domande fondamentali intorno a cui definire il proprio progetto familiare, offrendo loro il proprio punto di vista in una costruzione che sarà tanto più armonica quanto più rispetterà i bisogni e i desideri di tutte le parti coinvolte.

Luca e Diego, trentasette e trentanove anni, sono in coppia da dodici e hanno un figlio, Enzo, di tre. Nessuno dei due è dichiarato con la famiglia di origine, Diego lo è sul lavoro, mentre Luca no. Quando, quattro anni fa, Luca ha proposto a Diego di allargare la famiglia, questi si è rifiutato, principalmente perché non riusciva a vedere Luca come un buon padre. Luca ha comunque proseguito con un progetto di monogenitorialità rivolgendosi negli Stati Uniti a un’agenzia per la surrogacy. Tornato in Italia con Enzo, ha raccontato di avere avuto il bambino da una storia con una collega che non lo ha riconosciuto. La madre di Luca si è resa immediatamente disponibile a prendersi cura del piccolo “orfanello” con enorme dedizione. Anche Diego si è innamorato di Enzo dal primo momento, se ne occupa da sempre anche più del compagno, considerandolo suo figlio, ma Enzo, anche se talvolta spontaneamente lo chiama “papà”, si riferisce a lui, quando è con gli altri, come “zio Diego”. Per la famiglia di Luca, Diego è l’“amico” di Luca, che lo aiuta con il figlio, ma che non ha e non dovrebbe avere nessuna voce in capitolo nella sua educazione. Inutile dire che la tensione tra Diego e la madre di Luca è altissima. La coppia ha diversi amici che sanno della loro situazione e di recente si sono confrontati con altre famiglie omogenitoriali, rendendosi conto che qualcosa nel loro ménage poteva porre dei problemi anche al figlio. Per questo chiedono una consulenza, per poter essere accompagnati nel mettere ordine tra le relazioni e chiarezza nei ruoli.

L’esempio di Luca e Diego ci permette di apprezzare l’importanza straordinaria del confronto intra-gruppo con altre famiglie omogenitoriali, anche in seno alle associazioni, e la rilevanza delle buone prassi che tale confronto genera. Nell’esempio infatti la coppia arriva in consultazione avendo, certo, un’idea dell’enorme distanza tra il proprio caso e quello del “modello”, ma soprattutto essendo stata illuminata su problematiche che prima non vedeva proprio, tanto le risultavano scontati e accettabili il nascondimento e l’opacità, legati a un vissuto poco sereno dell’omosessualità con la propria famiglia. Nel momento in cui si accorgono della possibilità di vivere in modo trasparente e sereno la propria omogenitorialità, Luca e Diego divengono consapevoli dell’importanza di ciò, per Enzo e per tutti loro come famiglia.



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